Per capire meglio quali possano essere gli utilizzi della frutta in cucina, abbiamo pensato di porre qualche domanda a Giuseppe Capano, autore del libro Cucina più frutta, che ritiene che la frutta sia un ingrediente indispensabile per valorizzare le proprie creazioni culinarie!
Qui sotto potete trovare la nostra intervista allo chef Giuseppe Capano.
1. La frutta viene spesso vista come il completamento del pasto. Perché invece è importante consumarla sempre?
La frutta, come tutti i cibi vegetali che abbiamo a disposizione, è direttamente collegata alla buona salute dell’organismo e, quindi, dovrebbe essere sempre presente per garantire un’alimentazione sana ed equilibrata. Il suo apporto di nutrienti è notevole e contiene sostanze specifiche che sono alla base di effetti estremamente benefici, a cominciare dalla spiccata azione protettiva, utile a prevenire le malattie degenerative, tra cui il tumore, di cui è divenuta simbolo di lotta e contrasto.
Non ci sono quindi dubbi sulla sua importanza nella dieta quotidiana di ognuno. Pertanto, il dibattito a livello nutrizionale è più che altro su quando e come consumare la frutta nell’arco della giornata.
2. La stagionalità della frutta è importante? Se sì, perché?
Per quanto l’uomo sia bravo a imitare le condizioni ambientali, tramite serre e altri sistemi artificiali, i sapori, gli aromi, i profumi e la concentrazione di sostanze naturali benefiche all’interno della frutta si mantengono meglio se ne viene rispettata la stagionalità.
Nel mondo globalizzato di oggi, a parte alcuni frutti “stagionalmente resistenti” come castagne, fichi o cachi, la nozione di stagionalità è molto compromessa dal momento che troviamo sempre un po’ di tutto sul mercato; il che rende ancor più importante saper aspettare il momento giusto.
3. Qual è la parte più innovativa e originale del suo libro Cucina più frutta?
Dimostrare come la frutta rappresenti una straordinaria opportunità di alleggerire, rinfrescare, rinnovare e diversificare i piatti proposti, valorizzare al meglio specifici prodotti, scoprire combinazioni inusuali e intriganti e portare un valore aggiunto in termini di salute, bontà e digeribilità finale alla ricetta che viene preparata.
La frutta comprende un’estesa varietà di ingredienti e può presentarsi in forme molto diversificate: secca, fresca, matura, acerba, lasciata al naturale, trasformata in salsa, utilizzata sotto forma di succo o sfruttando la sola buccia aromatica e molto altro. Un ventaglio decisamente esteso, che è un po’ il filo rosso del libro, dove si trova la frutta in molte formule diverse.
4. Il suo frutto preferito? E il più versatile?
Amo da sempre tutta la frutta. Consumarla in stagione, ben matura e con la carica aromatica migliore mi dà grande soddisfazione; ancora meglio, poi, quando riesco a staccarla direttamente dalla pianta e consumarla nel giro di poco tempo.
In cucina, forse, il frutto più versatile è l’uva che può presentarsi in colori e varietà molto diverse ed essere anche molto buona da secca, mentre da fresca porta con sé un aroma che non è mai troppo dolce perché contiene il giusto mix di acidità che ben si abbina a molti ingredienti tipici dei piatti salati (banalmente, il suo succo appena spremuto è un ottimo liquido per aromatizzare risotti, salse e pesce). Inoltre, gli acini verdi, rossi e neri sono molto scenografici e si prestano a combinazioni intriganti negli gli spiedini o nelle insalate.