In occasione della pubblicazione di Botanicals, libro dedicato agli usi delle piante medicinali negli integratori, abbiamo posto alcune domande alla sua autrice: Elisa Giubileo. Dopo aver lavorato in ambito ospedaliero, Giubileo è diventata titolare di una farmacia con annesso un laboratorio di galenica dove ha avuto modo di sviluppare una sua linea di integratori alimentari, cui ha dato nome di Giubileo Botanicals.
Nell’intervista qui sotto vi portiamo a conoscere meglio i laboratori di galenica e il mondo degli integratori salutistici.
Che cos’è un laboratorio di galenica e perché è importante che le farmacie lo abbiano?
Il laboratorio di galenica è un po’la pietra angolare della professione farmacistica. Oggi i farmacisti sono visti come dei semplici venditori di prodotti, ma in passato preparavano ogni farmaco personalmente. Con il tempo, questa competenza è diventata via via meno diffusa di quanto non fosse alle origini, ma questa figura di farmacista, con un suo laboratorio, esiste ancora; ed è anzi indispensabile per la realizzazione di tre tipologie di farmaci: i farmaci orfani, ossia quelli non più in commercio; quelli magistrali, realizzati su prescrizione medica; infine, quelli officinali, realizzati dal farmacista sulla base di proprie formulazioni. Ed è a questi ultimi farmaci che mi sono dedicata in particolare nella mia attività.
Nel 2014 è nata la sua azienda. Ci vuole raccontare qualcosa della sua nascita e ideazione?
L’idea di creare un’azienda è nata nel mio laboratorio farmaceutico, dopo anni di studio e ricerca. Lì ho iniziato ad elaborare un progetto che ha ispirato anche due mie collaboratrici per le loro tesi di laurea.
L’obiettivo era creare una linea di prodotti che curassero i principali problemi di salute dei pazienti che cercano farmaci da banco – penso alle malattie stagionali – con due precondizioni: una base esclusivamente vegetale e un costo sostenibile.
Gli integratori non sono sempre stati così conosciuti come oggi, giusto?
Esatto: fino agli inizi degli anni 2000 gli integratori non erano conosciuti e si parlava di piante medicinali con scetticismo, malgrado fossero alla base della farmacologia.
Di contro, i primi farmaci industriali hanno copiato la chimica dalle piante e anche oggi ci sono farmaci che contengono percentuali vegetali identiche a quelle degli integratori alimentari. Semplicemente la gente non lo sa.
Qual è lo scopo del suo libro?
Una delle finalità del mio libro, Botanicals, è fare chiarezza sugli effetti delle piante medicali sulla salute; tanto per il bene dei professionisti quanto del grande pubblico.
Parte del lavoro del mio lavoro, come farmacista e quindi educatore sanitario, è creare maggiore consapevolezza. Dopo il boom degli integratori negli anni 2000, si sono diffusi in commercio molti prodotti non sottoposti a particolari controlli.
Da qui l’idea di utilizzare il progetto come volano per sviluppare un uso consapevole degli integratori: in un contesto in cui i pazienti vengono sempre più trattati da consumatori, assillati da pubblicità non sempre veritiere e portati a interpretare scorrettamente o esageratamente gli effetti fisiologici degli integratori, ho voluto creare un vademecum, una sorta di guida.
Il libro: Botanicals
Per approfondire ulteriormente questo argomento, non ci resta che consigliarvi la lettura di Botanicals, acquistabile QUI. L’obiettivo del manuale è diffondere un’informazione aggiornata e trasparente sull’utilizzo delle piante per la salute, mettendo a disposizione le informazioni approvate dal Ministero della Salute sull’attività funzionale di quelle adottate negli integratori alimentari. Per ogni pianta è presente una scheda contenente gli effetti fisiologici, gli impieghi, la storia, le curiosità.