Grazie al libro Foodporn: l’arte di fotografare il cibo, vi sveliamo tutti i segreti per fotografare i vostri piatti e renderli instagrammabili al massimo.

Da qualche anno, sui social, sta impazzando un hashtag, quello del foodporn. Ma di cosa si tratta? Foodporn è un hashtag che viene utilizzato dagli utenti dei social, di Instagram in particolare, per condividere scatti che hanno per protagonista il cibo. L’hashtag conta al momento ben 295 milioni di post, con una crescente popolarità.

Nell’articolo qui sotto abbiamo voluto raccogliere alcuni suggerimenti per permettervi di fare delle splendide foto delle vostre creazioni culinarie, in caso vogliate seguire questo trend.

Fare bene la spesa

Il nostro primo consiglio è banale: fate bene la spesa. In altre parole, per il vostro scatto, scegliete prodotti di prima qualità e cercate di utilizzarli per la vostra foto o il giorno stesso dell’acquisto o, al massimo, in quello successivo. Il cibo che andate a fotografare dev’essere quindi, fresco e bello. Bello, ma anche vario, in modo che possiate giocare con diversi colori e dimensioni di frutta e verdura, e ottenere la composizione che più vi piace.

Contestualizzare lo scatto

Nella scelta di dove fotografare il piatto che avete preparato, è importante considerare lo spazio. Infatti, tanto più spazio si avrà a disposizione, più sarà facile disporre gli oggetti che accompagnano il piatto, eventuali fondali o comparse. Gli oggetti che attorniano il piatto sono, tecnicamente, chiamati props e possono essere i più vari: spesso sono costituiti dagli ingredienti utilizzati per la preparazione, da stoviglie o da altri accessori che valorizzino quanto avete preparato. Al di là del piatto, è quindi importante che ci siano degli elementi che creino una certa atmosfera e raccontino una storia attorno ad esso.

La scelta dei fondali

Oltre ai props, è fondamentale scegliere un buon fondale. Infatti, dal momento che il cibo di solito viene fotografato dall’alto verso il basso, il fondale ha un’importanza maggiore rispetto al resto. I fondali possono essere i più vari: da un semplice tavolo a quelli stampati o realizzati appositamente per la food photography. Ovviamente, il tavolo è il più basilare dei tre. Del resto, chi non ha un tavolo a casa? Gli altri due fondali richiedono, invece, un piccolo investimento. I fondali stampati sono facilmente reperibili negli store online, tuttavia possono creare delle incoerenze di luce rispetto a quella che volete per la fotografia. In questo senso, l’opzione migliore, e più professionale, è quella di acquistare o costruire dei ripiani appositi, che andranno periodicamente sostituiti per evitarne l’usura.

Gli strumenti per lo scatto

Ci sono diversi strumenti con cui è possibile scattare una foto. Per fare solo qualche esempio, citiamo il treppiede, lo scatto via tethering, quello su giraffa o con supporto tabletop. Lo strumento più comune, e di più immediato utilizzo, tuttavia, è sicuramente lo smartphone. È infatti con esso che molti degli utenti dei social realizzano le loro foto con #foodporn. Con lo smartphone, esistono due possibilità: l’utilizzo dell’app del telefono o una di terze parti, ad esempio Manual, che ha il vantaggio di avere più opzioni della fotocamera del cellulare. Tra questi, la sensibilità ISO e il tempo di scatto.

Un libro per approfondire: Foodporn. L’arte di fotografare il cibo.

Se volete saperne di più su come realizzare fotografie perfette dei vostri piatti, vi consigliamo di leggere Foodporn. L’arte di fotografare il cibo, da cui sono stati tratti i consigli che avete letto di sopra. L’obiettivo dei due autori, Bruno Faccini e Paolo Niccolò Giubelli, è dare validi consigli per scattare foto professionali ai propri piatti, anche solo con lo smartphone e senza essere dei fotografi di professione.

Sul nostro canale Instagram potete trovare la loro video-presentazione del volume.

Ora non ci resta che augurarvi di fare degli splendidi scatti delle vostre ultime creazioni in cucina e postarli! Se volete altri consigli, vi consigliamo di visitare il blog curato dai nostri due autori e fotografi: L’Occhio del Fotografo.