Michele Antonelli e Davide Donelli: educazione alimentare contro le diete fai-da-te

Copertina intervista autori "La bussola delle diete"

Michele Antonelli e Davide Donelli sono medici impegnati nella nutrizione, nella fitoterapia e nell’educazione alimentare. In occasione dell’uscita di La bussola delle diete, abbiamo posto loro alcune domande per acquisire una maggiore consapevolezza sulle diete e sull’importanza di un’alimentazione corretta.

1. Come vi è venuta l’idea di scrivere La bussola delle diete e qual è l’obiettivo del libro?

Nell’esercizio della nostra professione, abbiamo notato che c’è davvero tanta disinformazione quando si parla di tematiche nutrizionali, soprattutto per quel che riguarda la stretta connessione tra alimentazione e salute. Moltissime diete vengono proposte attraverso passaparola e social networks, creando veri e propri fenomeni di moda. In tal senso, la principale difficoltà per le persone è quella di trovare fonti attendibili e facilmente comprensibili anche a chi non è del settore. Del resto, è noto che un’alimentazione scorretta può causare problemi alla salute o determinare patologie anche gravi; al contrario, stili nutrizionali adeguati possono favorire il benessere dell’individuo, prevenire molte malattie o le loro complicanze.

L’obiettivo del libro è quindi quello di creare consapevolezza e fornire al lettore uno strumento chiaro, semplice e scientifico per orientarsi nel mare della nutrizione e delle diete esistenti.

2. All’inizio del libro, date i “fondamentali” dell’alimentazione. Perché è importante conoscerli prima di intraprendere una qualsiasi dieta?

Come nello sport, bisogna imparare i fondamentali e le “regole del gioco” prima di entrare in campo. Capire cosa sono i nutrienti, come leggere le etichette alimentari o quali dolcificanti esistono sono passaggi utili per poter comprendere adeguatamente le proprietà e i limiti di questo o quel regime nutrizionale, e per scegliere meglio cosa mettere nel carrello della spesa al supermercato.

Il fine ultimo di qualunque dieta deve essere quello di introdurre cambiamenti positivi e duraturi dello stile di vita di un individuo, altrimenti i benefici rischiano di essere effimeri o assenti. E ciò è possibile solo se l’individuo sviluppa una migliore comprensione dei concetti fondamentali della nutrizione.

3. Quali sono i rischi delle cosiddette diete “fai da te”? Perché le sconsigliate?

I rischi delle diete “fai da te” sono molteplici. Nel migliore dei casi, non si ottiene nessuno dei risultati sperati; nel peggiore, si possono sviluppare dei problemi di salute. I rischi aumentano più il regime nutrizionale è estremo e maggiore è il tempo per cui viene seguito. 

Esiste la falsa percezione per cui attraverso poche informazioni raccolte online si possa scegliere una dieta adatta a sé, ma non è così semplice: bastano pochi dettagli mancanti alla visione d’insieme per creare problemi. Tutto questo può causare problemi di salute oppure aggravare una condizione di fondo già compromessa da determinate malattie.

4. Cosa può aiutarci a capire se il nostro corpo ha bisogno di una dieta o meno?

In generale, esistono criteri di massima per capire se un regime nutrizionale è sicuro: ad esempio, diete eccessivamente sbilanciate o che vengono reclamizzate come “miracolose” devono automaticamente insospettire. Possono esserci talora benefici, ma si tratta quasi sempre di casi particolari che richiedono l’assistenza di un professionista della salute. 

Al contrario, la varietà e un rapporto equilibrato tra nutrienti sono un elemento fondamentale di tutte le diete salutari. 

Un altro punto importante è la consapevolezza del proprio stato di salute: soggetti con malattie croniche devono affidarsi a professionisti esperti per evitare problemi derivanti dalla scelta di regimi nutrizionali che potrebbero essere tollerati in persone sane, ma che non lo sono in tali pazienti.

Infine, fondamentale è l’obiettivo che si vuol raggiungere con una dieta: dimagrimento? Miglioramento delle performance fisiche o sportive? Riduzione dei sintomi di una malattia? Prevenzione delle complicanze di una patologia cronica? In base all’obiettivo si restringe il campo dei regimi nutrizionali utili e si procede poi alla scelta della giusta dieta tenendo in considerazione anche elementi personali come lo stile di vita.

5. Infine, una domanda personale: delle tante diete che proponete, quali avete provato personalmente?

Sicuramente la dieta mediterranea, che fa parte della nostra cultura, ma che tutti erroneamente pensiamo di assumere “automaticamente” vivendo in Italia… non è così! La dieta mediterranea è una dieta non così semplice a cui aderire, anche qui da noi. Tra le altre diete, soprattutto in momenti di “non ottima forma”, il digiuno intermittente, la dieta mima-digiuno, la chetogenica, la vegetariana, la vegana, le alcalinizzanti e la macrobiotica.