Social media e self branding

Social media e self branding

Intervista a Lino Garbellini, autore del libro “Presenza Digitale”

Utilizzare i social media per costruire il proprio brand personale è diventata ormai un’esigenza diffusa visto il tempo che trascorriamo su queste piattaforme. Ce ne parla Lino Garbellini, esperto di cultura digitale.

Presenza Digitale è il terzo libro che dedichi al digitale dopo Professione Influencer e Cultura Digitale. Cosa ti ha spinto ad interessarti a questo mondo?

 “Scrivo di tecnologia dal 1999, sono stato alla prima conferenza stampa di Facebook in Italia, ma avevo già acquistato due libri sull’uso dei social media per il marketing a New York ed è stata una sorta di epifania. Parliamo del 2009, parecchi anni fa, da quel momento ho continuato, ogni anno di più ad interessarmi a questo mondo, anche come docente a vari livelli.

Ho scritto sei libri sulla comunicazione digitale, partecipato come speaker ad innumerevoli eventi e dal 2019 ho una mia agenzia di comunicazione digitale, Close To You, specializzata in particolare su Linkedin”.

I social spesso polarizzano l’opinione pubblica: c’é chi è assolutamente a favore, chi contro. Tu cosa ne pensi?

“Sono dei media potenti, come non ci sono mai stati nella storia dell’umanità, inoltre sono alla portata di tutti, quindi l’accesso è immediato, la fruizione semplice e l’impatto sull’opinione pubblica enorme.

Il media però in qualsiasi epoca rimane neutro, è un mezzo, il risultato dipende da chi e come lo usa, esattamente come un’auto può essere utilizzata per degli spostamenti di lavoro, per portare persone ferite in ospedale o in situazioni di guerra, lo stesso vale per i social.

Quindi è necessaria una cultura digitale e un approccio consapevole, non estremo”.

Perchè i social sono tanto importanti per fare self-branding?

“Sono il luogo (virtuale) in cui le persone passano buona parte della loro giornata, si trovano, cercano informazioni e scambiano idee, al contempo sono anche strumenti come detto accessibili a tutti, non è necessario un know how tecnico e questo – come mostrato nel libro – è anche un tranello perché per fare in modo che la comunicazione sia efficace nel panorama complesso dei social di oggi è necessario capire quale strumento è più adatto ai propri scopi e costruire una strategia, ancora più che in passato. Proprio a questi temi è dedicato Presenza Digitale”.

Nel tuo ultimo libro, Presenza Digitale, tu intervisti vari personaggi per capire quale ruolo abbiamo avuto i social nella loro carriera. In base alle interviste fatte, come suggerisci di utilizzare i social per valorizzarsi al meglio?

“Diciamo che la domanda è quantomeno complessa e alla risposta, o per meglio dire le tante risposte, è dedicato tutto il volume nelle sue diverse pagine. Il consiglio semplice e immediato che mi sento di dare è quello di non sottovalutare l’utilizzo di queste piattaforme, è un errore che fanno in tanti, ma un approccio sbrigativo o dettato dalle mode non porterà a nulla”.