Mente e Corpo, alleati per il Benessere

Copertina articolo Mente e Corpo per il Benessere

All’interno del suo ultimo libro Snelli mangiando. Il Budda non aveva la pancia Marilù Mengoni dedica un intero capito a spiegarci come motivarsi al cambiamento. Spesso, infatti, si parte con un grande entusiasmo e un’alta carica, che poi si esauriscono rapidamente.

Per evitare che questo accada è importante “nutrirsi” di buon sonno, buona alimentazione, ma anche fare tanta meditazione. Infatti, è stato provato che lo stress e la tensione contribuiscono ad aumentare il nostro malessere e a farci sentire meno motivati in generale (per esempio, meno motivati nel seguire una dieta o un programma di allenamento).

Nell’intervista di seguito abbiamo quindi cercato di capire, grazie a Marilù Mengoni, quale sia il rapporto tra mente e psiche e perché il benessere psicologico e la serenità siano fondamentali anche per il nostro benessere fisico.

1. In che modo la meditazione, la mindfulness e la psiche in genere possono avere un effetto sul nostro fisico?

Riportare la consapevolezza sui propri automatismi, grazie alle pratiche della Mindfulness o alla meditazione, ci porta a vedere quanto spesso i nostri schemi siano distruttivi, non allineati con il “progetto” iniziale che è cominciato con la nostra nascita. Essere presenti alle nostre azioni ci permette di cogliere dei comportamenti che non ci consentono di essere vitali e in salute. Quanto spesso portiamo alla bocca un cibo e non ci ricordiamo dopo mezz’ora che cosa fosse, cosa abbiamo mangiato? Quante volte ci ritroviamo a trangugiare alimenti senza connessione con la nostra mente? Se riprendiamo questo controllo, soprattutto sui nostri pensieri automatici e sulle nostre azioni inconsapevoli e le rivediamo sotto la luce della consapevolezza, questo ha un effetto diretto sul nostro fisico: sapremo quando e cosa mangiare (senza che ce lo dica qualcun altro), e in maniera del tutto naturale recupereremo quella forma fisica che avevamo perduto.

2. La serenità dello spirito è un tema importante anche nel tuo ultimo libro, Snelli mangiando. Per lanciarlo, hai usato spesso la frase “il Budda non aveva la pancia”. Cosa intendi?

Il Buddha aveva un equilibrio che lo poneva al centro dell’Universo. Non se ne stava seduto ore a mangiare davanti alla TV, non veniva preso da quelle emozioni distruttive che portano a rimpinzarsi di tutto senza freni. Se impariamo a ritrovare un equilibrio, a gestire lo stress e anche a riconoscere quando siamo presi da pensieri che ci portano ad agire in modo deleterio, allora abbiamo imparato a mettere “un mare tra il pensare e il fare”: riusciremo a trovare la calma e la serenità che ci porta a compiere, in maniera del tutto naturale, quelle scelte che sono le migliori per noi.

3. Si può essere “snelli mangiando”, come suggerisce il titolo del tuo libro? Qual è il segreto?

Copertina libro Snelli mangiando di Marilù Mengoni

Il segreto è proprio quello di “riprendere possesso” del proprio corpo, imparare ad ascoltarlo e nutrirlo veramente. Poi davvero puoi mangiare quello che ti chiede e se un giorno desidera un dolce o ha voglia di una pizza… perché no? Puoi assecondarlo e dargliela. Ma sempre con la luce accesa della consapevolezza. Masticando, non inglobando. Respirando, non in apnea. Rallentando, non correndo. Anche se hai solo dieci minuti di pausa pranzo, puoi dedicarti pienamente a quei dieci minuti, in presenza. Nel tempo le pratiche che ho indicato nel libro portano a stabilire una maggiore connessione con il proprio Sé e a trovare serenamente la propria forma fisica, a essere “snelli mangiando”. E insegnano anche come fare per tenere alta la motivazione, in modo che il processo di dimagrimento sia definitivo.

E insieme alla forma fisica migliorerà anche la vitalità e la gioia di esserci, in questo meraviglioso mondo che ci pone continuamente delle sfide, in modo che possiamo evolverci e prosperare. Se siamo svegli, possiamo coglierle, affrontarle, superarle e sentirci più presenti, tonici e vivi.