Una dieta per l’autismo

Copertina Giornata Internazionale Autismo

Attraverso recenti studi si è scoperto che una percentuale elevata di pazienti autistici soffre di disturbi gastro-intestinali. Questa correlazione si spiega con una diversa composizione del microbiota intestinale negli autistici rispetto ai sani. Le conseguenze più frequenti sono costipazione cronica, diarrea, gonfiore, reflusso gastroesofageo e una conseguente difficoltà ad alimentarsi.

Quanto più gravi sono questi sintomi, tanto più gravi saranno i comportamenti-problema causati dall’autismo. Questo perché tali disturbi possono portare ad aggravare comportamenti già presenti nei soggetti autistici, come irritabilità, ansia e ritiro sociale.

Pertanto, è fondamentale che gli autistici adottino diete di eliminazione che, riducendo l’assunzione di metaboliti tossici, possano alleviare i disturbi gastro-intestinali, e i comportamenti-problema che ne derivano.

Di seguito, vi forniamo alcune indicazioni tratte dal libro L’alimentazione del bambino autistico, acquistabile QUI. Lo scopo? Darvi un vademecum della dieta per l’autismo

Ridurre il cibo spazzatura

Gli alimenti preconfezionati sono ricchi di additivi, aggiunti per prolungare la conservazione e rendere gli stessi più appetitosi. Gli autistici, tuttavia, non sono in grado di metabolizzare questi additivi; il che può portarli a sviluppare iperattività, disattenzione, ansia, problemi del sonno e aggressività.

Da qui, la necessità di sviluppare una dieta sana e home-made. Sul nostro profilo Instagram, potete trovare alcune ricette per piatti gustosi, salutari e amici del microbiota intestinale degli autistici.

Mangiare in modo sano

Una sana alimentazione è la base di ogni individuo. Nel caso degli autistici, però, essa è particolarmente importante. Per scoprire nel dettaglio quali sono i cibi permessi e quelli da evitare vi rimandiamo a una lettura completa del libro, in particolare del paragrafo intitolato La dieta in pratica (pag 10). Vi anticipiamo però che sono assolutamente da evitare cereali ad alto indice glicemico o ricchi in contaminanti come il nichel; i legumi; lo zucchero (unica eccezione: il fruttosio); tutti i latticini; soia e derivati.

Usare gli integratori, quando serve

Verso gli integratori si hanno sempre delle remore. Nel caso degli autistici, tuttavia, svolgono una funzione fondamentale perché vanno a integrare le loro carenze nutrizionali, permettendo quindi loro di avere un’alimentazione corretta.

Un libro per approfondire: L’alimentazione del bambino autistico

Questi e molti altri consigli sono contenuti in L’alimentazione del bambino autistico, acquistabile QUI. Il libro, edito da Tecniche Nuove Spa, si propone di aiutare i genitori dei ragazzi autistici attraverso ricette appositamente create dalle autrici allo scopo di ripristinare la corretta funzionalità intestinale: ridurre permeabilità, disbiosi e migliorare la digestione.

Le stesse autrici hanno anche pubblicato Autismo: quale dieta? (che trovate QUI) allo scopo di aiutare i genitori di soggetti autistici a gestire il difficile momento dei pasti attraverso competenza, consigli, storie sociali e tanti materiali scaricabili online!