Fare attività fisica ogni giorno è fondamentale per mantenersi in buona salute. Questo vale in modo particolare per chi soffre di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2.
Il diabete di tipo 1 (autoimmune) non si può prevenire e non esistono attualmente cure definitive, ma il movimento è fondamentale poiché aiuta notevolmente a tenere sotto controllo la glicemia.
Il diabete di tipo 2, che di solito insorge in età adulta, si può invece prevenire e l’attività fisica quotidiana è uno degli strumenti più efficaci (insieme a una corretta alimentazione) che abbiamo per ridurre il rischio di diventare diabetici.
Nati per correre
“Nati per correre” è il titolo dello storico lavoro scientifico pubblicato nel 2004 da Bramble e Lieberman. Quando l’uomo ha iniziato a trasformarsi da scimmia bipede a vero e proprio cacciatore di prede, anche il corpo si è evoluto con lui. In particolare erano necessari dei sistemi biologici per sopportare il crescente riscaldamento di una attività muscolare prolungata. Così nel tempo è aumentato il numero di ghiandole sudoripare, è scomparsa la pelliccia e la massa muscolare si è ridotta, favorendo il fattore agilità.
Grazie a queste varianti il “nuovo” ominide cacciatore era in grado, a differenza dei suoi predecessori, di correre per alcune ore di seguito sfiancando qualunque preda, poiché aveva la capacità di rimuovere il calore prodotto dai muscoli in modo molto più efficiente rispetto agli altri animali.
Pare quindi chiaro come muoversi ogni giorno non sia solo importante in generale per l’iperglicemico o il diabetico. Muoversi è la condizione naturale dell’essere umano e ha una serie incredibile di vantaggi, come ora vedremo.
I vantaggi del movimento
I vantaggi di un regolare esercizio fisico sono ormai noti anche a chi sia un po’ meno attento alla propria salute. Un’attività fisica regolare e costante è indispensabile non per il numero di calorie bruciate, ma perché procura un’attivazione metabolica che dura nel tempo e non diminuisce nello stato di riposo.
Ecco quali sono i principali effetti di un regolare esercizio fisico sull’organismo:
- migliora la funzionalità insulinica;
- elimina scorie metaboliche attraverso il sudore;
- produce endorfine;
- attiva la tiroide;
- aumenta la massa muscolare;
- rende le ossa più forti e previene l’osteoporosi;
- diminuisce la pressione arteriosa;
- regola i valori di colesterolo e trigliceridi;
- aumentata la gittata cardiaca;
- aumenta la ventilazione polmonare;
- modula le risposte del sistema immunitario;
- previene e cura stati d’animo depressivi;
- riduce il rischio cardiovascolare;
- rende più elastiche le arterie;
- modula il microbiota intestinale.
In poche parole, aiuta a stare in maggior salute e a sviluppare rapporti sociali più intensi rispetto al sedentario. Il tutto senza alcun effetto indesiderato. Questo vale per tutte le persone, ma per chi è diabetico vale ancora di più. Vediamo perché.
Diabete e movimento
Qual è dunque la pratica sportiva più idonea per prevenire iperglicemia e diabete?
Innanzitutto deve essere quotidiana. Non possiamo più permetterci, se abbiamo una glicemia borderline, intere giornate di sedentarietà.
Lo scopo del nostro movimento, oltre che magari stimolarci e divertirci proteggendo le nostre arterie, deve essere quello di svuotare i depositi muscolari di glicogeno, così che lo zucchero che arricchisce il nostro sangue possa “scivolare” nelle cellule muscolari con più facilità, tenendo bassa la nostra glicemia.
Svuotare completamente le scorte di glicogeno muscolare di un adulto richiede dalle due alle tre ore di movimento, ma basta molto di meno per fare “spazio”. Un’ora di attività quotidiana può essere ampiamente sufficiente a consentire un buon deflusso. Servirà poi cercare di muoversi quanto più possibile in ogni occasione: lavoro a piedi, passeggiata col cane, giochi con i bimbi, commissioni.
Il movimento che più rapidamente svuota le scorte è il lavoro aerobico di cammino, corsa, nuoto, bicicletta. Ma in linea di massima va bene qualunque pratica, purché sia costante, non eccessivamente traumatica e ci faccia divertire. Si tratta solo di incominciare, mettendosi in gioco con un po’ di coraggio. Il corpo, liberato da un inutile eccesso di zuccheri, non potrà che essercene grato.
Un libro per vivere senza diabete
“Vivere senza diabete” è il nuovo libro scritto dal Dott. Luca Speciani (disponibile da giovedì 9 luglio sul sito Tecniche Nuove e in tutte le librerie). I numeri sul diabete sono impressionanti, in rapida crescita e grandemente sottostimati perché il diabete è all’origine dell’aggravamento di molte altre patologie, da quelle cardiovascolari al cancro.
Le cause sono note da tempo: l’aumento esponenziale della sedentarietà nella popolazione e l’esagerata disponibilità di cibi dolci ricchi di zucchero, hanno alterato in modo marcato il nostro metabolismo, generando obesità e malattia.
In questo libro vengono analizzati, sia per il diabete 1 (autoimmune) che per il diabete 2, i fattori scatenanti, i farmaci efficaci, inutili o dannosi, le possibili cure naturali e le modalità con cui cambiare una volta per tutte il proprio stile di vita per trasformare le tante scorrette abitudini diabetogene in altrettante salutari.