Nelle Indie Occidentali Britanniche i proprietari terrieri avevano l’abitudine di aggiungere al loro bicchiere di rum scuro un misto di acqua, zucchero e lime. Il Planter’s Punch, il cocktail del colono, prende il nome da quella usanza.
La ricetta arcaica è stata tramandata nei Caraibi per oltre 200 anni grazie a una filastrocca che fa così:
“one of sour,
two of sweet,
three of strong,
four of weak and … spice”.
Tradotto significa una parte di succo di lime, due di zucchero, tre di rum e quattro di acqua fresca (diluizione) e parte speziata. Il creatore della versione del Planter’s Punch che conosciamo oggi è Donn Beach, che negli anni Trenta, al ristorante Don the Beachcomber di San Francisco, decide di remixare il drink in chiave tiki.
Nel menù del 1937 inserisce cinque varianti. Al posto del solo succo di lime sperimenta combinazioni tra lime e pompelmo e tra lime, ananas e succo d’arancia. Non si ferma allo zucchero, va oltre provando con lo sciroppo di cannella, lo sciroppo di frutto della passione e il dolce e speziato Falernum.
Lo stesso approccio per la base alcolica. Per tagliare il sapore tosto di melassa del rum scuro giamaicano lo mescola con un morbido distillato di canna di Porto Rico o delle Isole Vergini. Per completare l’opera, invece di mescolare, frulla il tutto nel mixer per soli 5 secondi con ghiaccio tritato. Il risultato finale è il capolavoro in stile esotico inserito anche nell’ultimo ricettario dell’Iba.
Se notate ho scritto “in stile” esotico perché è appurato, e lo confermano noti storici americani del cocktail come Wayne Curtis o Jeff Berry, che il Daiquiri di Cuba e il Planter’s Punch della Giamaica sono tra i rari drink tropicali inventati nei Tropici e non dietro i banchi di Donn Beach e del suo gemello diverso Victor Bergeron.
Per tanti anni è stato raccontato che anche il Planter’s Punch fosse un “falso-tropicale”. Si diceva fosse nato verso i primi dell’Ottocento nel Sud Carolina. E precisamente al banco del Planters Hotel, nel quartiere francese di Charleston, una città influenzata da varie culture. Ivi compresa quella giamaicana.
Ecco la ricetta del Planter’s Punch, direttamente dal libro “Cocktail Safari“.
Ingredienti
1/2 oz di succo di lime,
1/2 oz di rum gold giamaicano,
1/2 oz di rum scuro giamaicano,
1 oz di rum dorato dalle Isole Vergini,
1/2 cucchiaio di granatina,
1/2 cucchiaio di Falernum,
5 gocce di Angostura Bitters,
6 oz di ghiaccio
Preparazione
Ricetta di Donn Beach (San Francisco, 1937)
Versare gli ingredienti nel blender e frullare ad alta velocità
per 5 secondi con ghiaccio spezzettato.
Servire in un tumbler lungo.
Si decora con ciliegia e ananas.
Trovate questa storia e le ricette di oltre 70 tra i più famosi drink al mondo nel libro “Cocktail Safari“, scritto da Stefano Nincevich e illustrato da Andy Fluon. Disponibile sia in versione cartacea che in digitale.